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New York celebra Burri e la Regione va in gita In evidenza

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New York celebra Burri e la Regione va in gita

Limpiccione su Piacere Magazine n.101

Una poltrona per due

Non è vero che le poltrone interessano così tanto ai politici; pare infatti che il centrosinistra umbro, unito e compatto, voglia amministrare con l’unico obiettivo del bene della regione. Strano infatti che Carla Casciari e Giuseppe Biancarelli (entrambi della coalizione vincitrice pro-Marini) si stiano dando battaglia a colpi di ricorsi per un seggio in Consiglio regionale. Il Tar ha infatti recentemente accolto quello presentato dalla esponente Pd (ex Idv ed ex vicepresidente della Regione) che pensava di aver riconquistato dunque il posto occupato, nei primi mesi di mandato, da Biancarelli (Sinistra più Uguale). Quest’ultimo è ricorso tuttavia al Consiglio di Stato che ha disposto la sospensione del provvedimento del Tribunale amministrativo regionale. La Camera di Consiglio - che dovrebbe decidere nel merito della questione - si riunirà il 5 novembre. Noi suggeriamo comunque delle possibili soluzioni. Casciari e Biancarelli potrebbero darsi il cambio, cioè partecipare, alternandosi, alle sedute del Consiglio. Volendo potrebbero anche andare entrambi portando, una volta l’uno, una volta l’altra, uno sgabellino su cui appoggiarsi. Potrebbero anche condividere la poltrona e Biancarelli, rispolverando un po’ di cavalleria, potrebbe decidere di far sedere sulle sue ginocchia la Casciari. E per quanto riguarda stipendio e indennità si potrebbe fare alla romana: anche dividendo per due guadagnerebbero, ogni mese, molto di più di gran parte dei cittadini umbri… Sempre per il bene della regione, sia chiaro!




Bocci, Chiatti e lo scandalo dei piatti

Marco Bocci gira un film con scene hot insieme a Claudia Gerini, la Gerini esagererebbe con messaggi e telefonate al collega, la moglie Laura Chiatti sarebbe gelosissima e le conseguenti liti andrebbero a finire, secondo quanto scritto da Dagospia, con piatti volanti in casa. Ma la Chiatti non ci sta e smentisce tutto su Instagram portando anche una prova schiacciante della falsità dei gossip usciti: loro i piatti in casa nemmeno ce li hanno! Come? Due umbri che non hanno piatti in casa? E gli umbricelli dove glieli serve al povero Marco, direttamente sulla padella? Passi la torta al testo col prosciutto, ma per i piccioni alla ghiotta e la parmigiana di gobbi almeno una scodellina è indispensabile! E con l’arvoltolo i Bocci come fanno, lo vanno a mangiare solo alla sagra? Ma non sarà che la Lauretta le grigliate le fa solo con Del Piero? La Chiatti ci voleva mettere una pezza, ma a volte è peggio la correzione della stampa! Forse per questo già si parla di crisi tra i due: Marchino non è affamato di sesso, è solo affamato! E allora quale Gerini? Tutt’al più la moglie dovrebbe preoccuparsi di Benedetta Parodi!




New York celebra Burri e la Regione va in gita

Mentre il Guggenheim Museum celebra Alberto Burri con la mostra "Alberto Burri: The Trauma of Painting", che, iniziata il 9 ottobre andrà avanti fino al 6 gennaio, anche la Regione partecipa all'esaltazione del pittore tifernate cercando rafforzare l'immagine dell'Umbria. Ma più che una presenza di spessore, quella della Regione sembra essere stata soprattutto una piacevole scampagnata “istituzionale”. Infatti tra selfie e piccatine via social, l'arrivo della presidente Catiuscia Marini e dell'assessore Fernanda Cecchini non sembra aver trasmesso alcun valore aggiunto. In ogni caso un evento di tale importanza per l'Umbria non poteva che essere inaugurato stappando dell'ottimo vino: ottima idea! Che cosa chiedere di meglio ad una delle regioni leader nel settore vitivinicolo? L'Umbria dell'arte e l'Umbria del vino! Accoppiata vincente. E invece no! Infatti pare che il vino scelto per celebrare Burri al Guggenheim Museum provenga dal Veneto. Sì, proprio dal Veneto. A testimonianza di questa “gossippata di bassa lega (veneta, s'intende)” un tweet della Cantina Allegrini di Verina con la dicitura 'enjoy the opening of the Albert Burri exhibit' e tant di foto dal Guggenheim Museum. Nulla da togliere a una regione bella e importante come il Veneto, ma ci saremmo aspettati almeno uno sforzo maggiore da parte della Regione Umbria nell'esportare e far conoscere le eccellenze del territorio. Si riempiono la bocca con la locuzione “fare sistema” e poi l'unico sistema che trovano è quello di andare a NY a spese nostre...




Caccia grossa al Giornale dell'Umbria

Una campagna che si vuole far passare per marketing, ma che non si capisce bene se sia animata da istinti autolesionistici. Si chiama "Caccia all'errore" ed è stata lanciata a metà ottobre dalla nuova direzione del Giornale dell'Umbria. In pratica chi trova un refuso e lo segnala a uno specifico indirizzo email avrà un anno di abbonamento gratuito alla testata. Un po' come se un ristorante si promuovesse con un'iniziativa del tipo "Caccia al capello: se ne trovi uno nel piatto mangi gratis da noi per un anno". Una roba che davvero non si è mai vista e che suona inaccettabile in primis per il decoro professionale dei giornalisti che lavorano nella testata, facendo informazione seria con scrupolo e passione. Senza considerare che a oggi il personaLe viene spremuto ormai da settimane con richieste di standard di lavoro qualitativamente e quantitativamente sempre più alti, ma difficile se non impossibili da realizzare se non a fronte di un aumento di organico. A insorgere per la campagna "venatoria" sono stati un po' tutti: in primis il Comitato di redazione del giornale stesso, ma anche l'Associazione stampa Umbria, l'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria e addirittura il presidente nazionale dell'OdG, Enzo Iacopino. L'iniziativa, più che di caccia all'errore, ha il sapore di caccia al giornalista e infatti, in seguito all'avvento di questo nuovo corso del quotidiano, avviato dopo il recente passaggio di proprietà, a sentirsi nel mirino sono molti, se non tutti, i redattori e collaboratori della testata. I quali, tra l'altro, non solo non sono stati interpellati, ma neanche informati preventivamente della nuova campagna e ne sono venuti a conoscenza leggendone sul loro stesso giornale il giorno del lancio. E a nulla sono valse le unanimi sollevazioni: direzione e proprietà la trovano infatti un'idea troppo intelligente e azzeccata per rinunciarci. Ma allora, diciamo noi, perché non alzare il tiro? Della serie "Caccia all'agenda": se rubi il taccuino degli appunti a un giornalista del GdU potrai avere, come riscatto, oltre ad abbonamenti vari, anche il 10% del suo stipendio per un anno. E se invece iniziassimo a vietarla la caccia? In primis quella ai giornalisti. E poi, a ruota, quella agli editori corretti: una specie in via di estinzione.





Una stron... Medievale

“È una stron… e anche grande”. Così Eugenio Guarducci, intervistato dalla Nazione, bolla la rievocazione medievale voluta dall’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Teresa Severini, e che si terrà a giugno prossimo. Il patron di Eurochocolate non è stato di certo diplomatico, ma ha dato voce al pensiero di tanti perugini. Certo una città come Perugia per gli eventi non può puntare solo sul cioccolato, ma quest’idea di tornare indietro ai tempi di Braccio Fortebraccio non sembra suscitare molto favore. Qualcuno parla di ritorno al passato, qualcuno di soldi buttati. E soprattutto ci si chiede con quali fondi verrà realizzato l’evento, visto che l’assessore continua a smentire che si toccheranno le risorse di Perugia Capitale Italiana 2015. Severini parla di sponsor privati che verranno cercati a evento programmato, ma chi può dare la certezza che basteranno per coprire i costi? A molti sembra non piacere neanche l’idea della rievocazione della sassaiola, episodio storico controverso. E comunque nulla del genere è mai stato fatto prima, il che dà vita a un paradosso: un evento senza storia che vuole affondare le proprie radici nella storia. Perugia è davvero una città che si presta a una competizione fra rioni? Per far sì che abbia successo, un evento del genere ha bisogno di essere sentito nel profondo dagli abitanti della città che dovranno mobilitarsi e partecipare. Insomma, i rischi ci sono. Ma l'assessore Severini è decisa: “Parlandone con perugini di tutte le età mi capita addirittura di sentire in loro un vero giubilo per questo progetto”. Diciamo che se è un'operazione di marketing per il lancio dell'evento, per adesso è riuscita: una sassaiola verbale fra il nostro Willy Wonka e il nostro assessore.


New York celebra Burri e la Regione va in gita
   
Limpiccione

'Siamo nati per Soffriggere' (cit). Cinguettii politicamente scorretti. Irriverente e ficcanaso, sito dedicato all’informazione in Umbria e non solo www.limpiccione.it