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Trent'anni e non sentirli In evidenza

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Trent'anni e non sentirli

Il 18 ottobre ho compiuto 30 anni. Spesso mi ritrovo a dire “trent'anni e non sentirli”. Perché in verità non mi sembra proprio di averli, non mi pesano.

Mi sembra di essere una bambina e penso a mia nonna che a trent'anni aveva già quei sei o sette figli al seguito.

Appena arrivato il giorno del mio compleanno, quando il 2 come prima cifra dei miei anni lascia spazio a un bel 3 tondo tondo, penso: “Ma adesso che sono grande non posso più piangere?” e già... Questa domanda vi fa capire che son tutto, tranne che grande... tipica domanda da 30enne insomma.

Ma a prescindere da questo, mi sento di dire che questi sono gli anni delle responsabilità... Questa è l'età perfetta per attivarci, per fare in modo che le cose possano cambiare..

E c'è tanto da cambiare in questo Paese... Pochi giorni fa, anzi proprio il giorno del mio compleanno, parlavo con i miei cugini di 18 e 20 anni i quali mi dicevano che il loro desiderio era quello di andare via dalla nostra amata Italia per cercare di realizzarsi... Io li ascoltavo e quasi non riuscivo a capacitarmi del fatto che per emergere, o anche solo per trovare un lavoro dignitoso e mediamente retribuito, fossero disposti a lasciare tutto e andare via, chi diceva in Svezia, chi in Germania e io, tra me e me dicevo, ma davvero è questa la nostra fine? Sarà soltanto un paese per vecchi, per raccomandati, per veline, per tronisti, per Suor Cristine varie che poi faranno un remake di Like a Virgin di Madonna?

Spero di no...

Mi rivolgo ai trentenni, a tutti quelli dell'età di mezzo... a quell'età in cui, per citare Jovanotti, si sa quello che si era ma non si sa dove si va e cosa si sarà: se vogliamo ce la facciamo a cambiare le cose, se non ci pieghiamo a questi limiti che ci hanno imposto e se non ci arrendiamo a tutti quelli che hanno deciso di tarparci le ali della speranza.

Il vero problema, però, è che l'Italia è un paese che guarda sempre alla sua storia, al suo passato, ma il passato è passato e noi siamo il futuro.
Trent'anni e non sentirli
   
Pubblicato in La linea d'ombra
Claudia Alfonso

30 anni ma non li sente, lotta contro il tempo perché in realtà non vuole invecchiare. Quasi laureata. A volte recita. Ama il divano. Barese. Amante delle cime di rapa. Infinitamente curiosa. Con uno sguardo non ben definito sul futuro. Ma speranzosa e piena di fede.