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Perugia-London In evidenza

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Perugia-London
L sapete che per gì a Londra tocca passà per Ancona? No? Noaltre l emo scuperto quanno sen gite a trovà le nostre cugine de Londra per Pasqua
“Nite su!”, c’hon ditto al telefono, “noi molto nais friends che loro piace donna italiana! Noi ditto loro, voi very biutiful e loro vole conosce – andare tughèder al pub, fare tour de London...cam on, ghet de plain e nite su!”. La Ginny e la Susy l Italiano l parlon male: capirè, l honno mparato da lo zzi Pasquale e da la zzi Olga che en giti a lavorà lassù na quarantina d anni fa. L invito ce piaceva e alora emo comprato du bijetti dla Raian Er a poco prezzo e ncol pulmino che parte da Piazza Italia sen giti a l arioporto de San Gìo. Anche si adè se chiama Aeroporto Internazionale S. Francesco, per noaltre armane sempre quillo de San Gìo. Quanno erme cinine, pel Ferragosto ce niva la pattuja acrobatica che ce piaceva tanto perché lassavono la scia tricolore.

L giorno dla partenza c’era la buriana e l apparecchio che emme da pià nun j la fatta a scenne, cussì l hon mandato a Ancona e da noaltre c’hon carcato ntol postale e via, a curreje dietro! Semo arivati a casa dle nostre cugine che eron quasi le otto e loro evono sparecchiato dagià. Per cena c’hon dato n senduicce che nun se sapeva con che era fatto e n sacchettino de patatine, tanto per facce capì subito che pel magnà ce sarìa stato da tribblà. Però Londra è bella: musei gratis, parchi, palazzi, la gente de tutto l mondo, i pulman che quanno monti è da salutà l autista, quanno scenni j è da dì “tènkjù” e si lu per caso nun se ferma al punto giusto, se scusa e te dice “aim sorri”!

 

Però, me sapete dì perché sti Inglesi

  • nsistono a cenà a le sei e mmezzo, che pu verso le nove t arvien fame?
  • nun se decidono a mette l bidé nti bagni?
  • nun guidono a destra come tutti i cristiani del mondo? Quanno emme da atraversà, gni volta c’era periqlo che ce chiappavon sotto perché guardamme da la parte sbajata;
  • nun fon i soldi perbene? Sì, perché lassù en più grossi i 5 centesimi dla sterlina e tutte le volte che emme da pagà ce voleva mezz ora per acapicce.

 

Però, a parte sti inconvenienti, è stata na bella vacanza. Ce semo divertite, specie l ultima sera quanno nton “pub” c’era na lotteria e emo vinto n libro. “Uot buk is it?”, chiese la Ginetta curiosa tal cameriere. “Qua usanza che titolo de libro è come oroscopo, dice cose de “ior laif”, de vostra vita...”,j arispose la Susy. Volete sapé come se ntitolava sto libbro? How I became a Birdwatcher... “Como io diventata osservatrice de ucelli...”, ce fece la traduzzione la Ginny. E noaltre giù a ride che nun j la facemme più a smette.

 

J Inglesi ce guardavono e nun capivono. Voaltre che leggete, ete capito l perché?

 

Le vostre affezzionate e ormai internazzionali,

 

Peppa (e Ginetta) Paccola.

 

Perugia-London
   
Le Sorelle Paccola

Anna Maria Ortica nasce in Germania, cresce bilingue e apprende dai genitori perugini le prime regole del "donca". Dal 1973 vive a Perugia e ormai non potrebbe più fare a meno delle sue salite e dei suoi scorci. Appassionata di letteratura e di arte, dopo incursioni nel marketing e nel turismo, è approdata all'insegnamento dell'Inglese in un liceo della sua città. Ha pubblicato i suoi primi libri LE SORELLE PACCOLA e I TRIBBLI DLE SORELLE PACCOLA inaspettatamente in perugino, perché, come è solita dire, "le lingue bisogna saperle tutte".

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